Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente fatto una scoperta incredibile con il rilevamento di una galassia incredibilmente giovane, chiamata Firefly Sparkle. Questa galassia, che esisteva circa 600 milioni di anni dopo il Big Bang, offre nuovi spunti di riflessione sulla formazione delle galassie. Con una massa simile a quella che la Via Lattea avrebbe avuto nelle sue fasi iniziali, Firefly Sparkle è caratterizzata da dieci ammassi stellari brillanti che sono stati analizzati in dettaglio.
La galassia Firefly Sparkle si distingue non solo per la sua gioventù, ma anche per il suo particolare sviluppo. A differenza di molte altre galassie della stessa epoca, spesso più massicce, Firefly Sparkle offre uno spaccato unico delle primordiali fasi di formazione galattica. Questo perché possiamo esaminare più componenti grazie a quest’osservazione. Secondo Lamiya Mowla, co-autrice dello studio e docente al Wellesley College, ciò è davvero straordinario, poiché permette un’analisi approfondita di una galassia così giovane. Le sue caratteristiche sono particolari, come se ci mostrassero non solo la sua struttura, ma tutta la sua storia.
L’enorme successo dell’osservazione di Firefly Sparkle si deve a una combinazione di circostanze favorevoli. Da un lato, la lente gravitazionale generata da un massiccio ammasso di galassie in primo piano ha amplificato la vista di questa galassia lontana, rendendo possibile l’osservazione di dettagli molto più complessi. Dall’altro, l’elevata sensibilità del telescopio Webb nella luce infrarossa è stata fondamentale. Grazie a questa tecnologia all’avanguardia, i ricercatori hanno potuto raccogliere dati che non avremmo potuto ottenere in altri modi. Questo avvio di ricerca ha aperto nuove porte e ci sta aiutando a comprendere fenomeni galattici come mai prima.
Una visione dettagliata della formazione stellare
Diverse galassie primordiali erano state già osservate da Webb, ma Firefly Sparkle offre una visione dettagliata e affascinante dei suoi “mattoni” costitutivi. Grazie alla lente gravitazionale, l’immagine della galassia assume un lungo arco, che ha consentito ai ricercatori di individuare ben dieci distinti ammassi stellari. Questi ultimi sono stati rappresentati nelle immagini del telescopio con tonalità di rosa, blu e viola, rendendo il tutto visivamente straordinario. Gli spettri raccolti hanno rivelato come la formazione stellare di Firefly Sparkle sia avvenuta in modo graduale, con diversi ammassi che si trovano in distinte fasi evolutive.
Il team di scienziati ha lavorato per ricostruire l’aspetto originario della galassia, rimuovendo le distorsioni dovute alla lente gravitazionale. Questa galassia è apparsa come una goccia di pioggia allungata, con due ammassi nella parte superiore e otto nella sezione inferiore. Tutt’intorno, la luce diffusa proveniente da stelle non risolte suggerisce che Firefly Sparkle sia ancora in fase di “assemblaggio”. Il suo stato attuale è confermato dalla concentrazione di massa in questi ammassi, i quali rappresentano tra il 49% e il 57% della massa totale, con valori individuali che vanno da 10^5 a 10^6 masse solari. Questo mostra che si tratta ancora di una galassia di piccola massa, lontana dal raggiungere peso massimo e una forma definitiva, il che implica che ci vorranno miliardi di anni per completare tali processi.
La prospettiva futuristica di Firefly Sparkle
La questione dell’evoluzione di Firefly Sparkle è aperta e intrigante. Gli scienziati non hanno ancora chiaro quale direzione prenderà, ma ci sono delle ipotesi che collegano questa giovane galassia a due vicine compagne galattiche. Queste galassie si trovano a distanze piuttosto ravvicinate: la prima è a circa 6.500 anni luce, mentre la seconda è separata da 42.000 anni luce. Rispetto alla Via Lattea, che ha un diametro di circa 100.000 anni luce, lo spazio è considerevole, ma nondimeno, la scienza guarda già avanti.
La modalità in cui queste galassie potrebbero influenzare Firefly Sparkle è affascinante. Si ipotizza che potrebbero essere in orbita reciproca, una dinamica che potrebbe spingere la crescita di Firefly Sparkle a velocità superiori. Quando galassie entrano in contatto o si fondono, il gas presente al loro interno tende a condensarsi e a raffreddarsi, favorendo così la nascita di nuove stelle. Questo meccanismo, precedentemente noto come una delle principali modalità di crescita per le galassie primitive, potrebbe trovare conferma proprio osservando il comportamento di Firefly Sparkle nel corso degli anni.
Maruša Bradač, un’esperta dell’Università di Lubiana, ha enfatizzato l’importanza delle avventure future di studio. A suo parere, il James Webb ha solo grattato la superficie nella scoperta di galassie come Firefly Sparkle. Con l’eccezionale risoluzione e il potere della lente gravitazionale, il telescopio è pronto a spingersi ulteriormente, come un microscopio cosmico, per esplorare piccoli pezzi al suo interno, rivelando segreti astrali mai visti prima e aprendo le porte a scoperte inimmaginabili.