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Cancellare Notizie da Google, un contributo di Cyber Lex

In collaborazione con Cyber Lex, società di servizi per la reputazione web (eliminare notizie da internet, diritto all’oblio, cancellare informazioni personali da Google, risoluzione di problematiche legali su YouTube, Facebook, Instagram, TikTok, Twitter e siti web) abbiamo scritto questo approfondimento in materia di diritto all’oblio, per cercare di capire 1) quando può essere invocato il diritto all’oblio e da parte di chi 2) chi può cancellare notizie da internet ai sensi delle legislazioni europee sulla protezione dei dati personali.

Cancellare notizie da Google, un esempio di provvedimento del Garante

A meno di “sparire” completamente dal web (cosa peraltro quasi impossibile, visto che, bene o male, tutti usiamo i social network), può capitare che un utente, da un giorno a un altro, si trovi all’interno di articoli di giornale, immagini e contenuti che spesso vanno a ledere la sua immagine.

Questo non solo perché spesso si tratta di notizie non vere, ma anche perché, altrettanto spesso, si basano su pettegolezzi o su una lettura distorta, parziale e incompleta, della realtà dei fatti, che peraltro vanno a danneggiare la reputazione di un utente.

Cosa fare quindi se, da un giorno all’altro, ci ritroviamo il nostro nome e cognome, o peggio ancora una nostra fotografia, sbattuti in prima pagina e associati a una notizia non vera e che magari non ci riguarda neanche direttamente?

La soluzione più diretta è quella di cancellare notizie da Google, un’azione che può essere attuata tramite il formulario per il diritto all’oblio di Google, ma in caso di insuccesso, c’è un’altra strada che si può percorrere.

Il Garante della Privacy Italiano: cosa fa e quando richiedere il suo aiuto

Quella di inoltrare un reclamo al Garante della Privacy Italiano, una figura professionale che opera al di sopra dei singoli titolari del trattamento dei dati personali e che può obbligare Google a rimuovere un contenuto potenzialmente dannoso per l’utente.

Il Garante della Privacy Italiano può essere contattato tramite il suo sito internet ufficiale (www.garanteprivacy.it) e, proprio sul suo sito, è disponibile un provvedimento recente, che nel 2020, in piena pandemia di Covid-19, fece parlare l’Italia intera.

Quando è possibile richiedere l’aiuto del Garante della Privacy? Quando, per esempio, malgrado la nostra richiesta di rimozione di contenuti ormai obsoleti (ma comunque dannosi per la nostra reputazione), Google non lo fa e a quel punto non ci rimane altro da fare che mettere in atto una mossa più incisiva e drastica.

Il caso del 12 novembre 2020: quando il Garante ha battuto Google

Il caso più eclatante, e che ha avuto come protagonista il Garante della Privacy Italiano, è avvenuto il 12 novembre 2020 quando, attraverso l’emissione di un provvedimento, questa figura ha costretto il principale motore di ricerca a cancellare degli url, alcuni dei quali risalenti a trent’anni prima, che incriminavano un individuo per dei reati commessi negli anni Novanta.

L’individuo in questione, oggi pienamente riabilitato, aveva inoltrato una richiesta di cancellazione di questi url nel 2019, tuttavia Google gli aveva concesso la deindicizzazione soltanto di alcuni link, perché gli altri, a detta del gigante del web, riportavano informazioni di importanza pubblica.

Esiste veramente una dead line per il diritto all’oblio?

Il diritto all’oblio è ancora molto dibattuto a livello globale, in parte a causa dei conflitti nella sua interpretazione, in parte a causa delle questioni pratiche relative alla sua attuazione  e, in parte, anche a causa della “non esistenza” di una dead line precisa per esercitarlo. Questo diritto, per iniziare, deriva dal diritto di cancellazione, un principio di lunga data nelle leggi europee sulla protezione dei dati. Dalla direttiva UE del 1995 sulla protezione dei dati, le persone hanno il diritto di ottenere la cancellazione di tutti i dati personali che le riguardano quando abbandonano un servizio o chiudono un account.Tuttavia l’interpretazione del diritto all’oblio, complice anche l’arrivo dei social network, è stata ampliata sulla scia di una sentenza storica della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 2014.

Il caso Google Spain e le preoccupazioni derivate dalla sentenza

Nel caso “Google Spain”, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea stabilì che, oltre al diritto alla cancellazione, gli utenti avevano anche il diritto alla deindicizzazione. Fu il primo caso di rimozione di notizie da Google.

Ciò significa che potevano richiedere ai motori di ricerca di cancellare determinati link, in cui comparivano i loro nomi, se i risultati contenevano informazioni personali “inadeguate, irrilevanti, non più pertinenti o eccessive.”

Questa sentenza, neanche a dirlo, già nel 2014 sollevò una serie di preoccupazioni, in particolare per quello che riguardava la sua attuazione pratica da parte dei motori di ricerca.

Nel 2015, un anno dopo, Google istituì un consiglio consultivo sul diritto all’oblio atto a sviluppare raccomandazioni per realizzare il bilanciamento tra il diritto alla privacy di un individuo e l’interesse del pubblico all’accesso alle informazioni.

Il diritto all’oblio a livello globale

Dal 2014 al 2018, come riportato dai suoi dati statistici, Google ha ricevuto ben 2,4 milioni di richieste di deindicizzazione degli URL, ponendo l’azienda davanti alla grande sfida di conformarsi, nel limite del possibile, alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Il diritto all’oblio, oltre a preoccupazioni per Google, ha suscitato notevole interesse e timore in molti Paesi del mondo, dall’India al Brasile, passando per il Canada, soprattutto tra i tribunali, i politici, le aziende e la società civile.

Una delle tesi dei critici del diritto all’oblio, per esempio, sostiene che, alla lunga, questo diritto porterà alla rimozione di molti contenuti online, danneggiando così la libertà d’espressione e altri diritti umani.

Oltre a ciò, non avendo una deadline precisa, per un utente è difficile capire fino a quando Google, o un altro motore di ricerca, è disposto ad accordargli il diritto di essere dimenticato e a cancellare gli URL che contengono il suo nome e altre informazioni personali.

Blog diritto all’oblio: Cos’è la vigilanza UE sui Big Data?

Per cancellare notizie dai motori di ricerca le autorità europee fanno riferimento a delle linee guida pubblicate da comitati ed organi di consultazione. Ad esempio, la vigilanza UE sui Big Data (EDPS) è l’autorità indipendente dell’Unione Europea (UE) che si occupa di vigilare sulla protezione dei dati personali.

Le sue missioni principali sono quelle di monitorare e garantire la protezione dei dati personali e della privacy, fornire consulenza alle istituzioni e agli organi dell’UE su tutte le questioni relative al trattamento dei dati personali, intervenire presso la Corte di Giustizia dell’UE per offrire consulenza specialistica sull’interpretazione della normativa in materia di protezione dei dati e collaborare con le autorità di controllo nazionali e con gli altri organismi di vigilanza per migliorare la coerenza nella protezione delle informazioni personali.

Il ruolo dell’EDPS: panoramica

L’EDPS sta diventando sempre di più un’autorità influente, capace di intervenire in modo pertinente su tutte le questioni che riguardano i Big Data.

Attualmente è guidata da un Garante ed è supportata da un ufficio composto da avvocati esperti, specialisti informatici e amministratori.

Il suo obiettivo cardine è quello di fungere da centro di eccellenza imparziale per l’applicazione e il rafforzamento delle norme dell’UE in materia di protezione dei dati e della privacy, sia nella pratica sia nella legge.

Cosa comprende il mandato della vigilanza UE sui Big Data?

Oltre al requisito fondamentale dell’indipendenza, il mandato dell’EDPS include i seguenti punti:

  • Sviluppare e comunicare una visione globale, pensando in termini universali e proponendo raccomandazioni concrete e soluzioni pratiche;
  • Fornire orientamenti politici per affrontare sfide nuove e impreviste nel settore della protezione dei dati;
  • Operare ai massimi livelli, sviluppare e mantenere relazioni efficaci con una comunità diversificata di parti interessate in altre istituzioni dell’Unione Europea, Stati membri, Paesi terzi e altre organizzazioni nazionali o internazionali;

Per quanto riguarda il Regolamento 2018/1725 su cui si basa la vigilanza UE sui Big Data, esso stabilisce le regole per la protezione dei dati nelle istituzioni dell’Unione Europea.

Stabilisce anche i doveri e i poteri del Garante e l’indipendenza istituzionale di questa autorità di controllo.

Quali strumenti utilizza l’EDPS per lo svolgimento dei suoi compiti?

L’EDPS, per lo svolgimento dei suoi compiti e per garantire un livello di protezione elevato e coerente, utilizza diversi strumenti informatici.

Alcuni di questi includono una grande quantità di dati: ad esempio Eurodac contiene le impronte digitali di oltre due milioni di persone, mentre il VIS tiene traccia di milioni di domande di visti all’anno.

Sebbene vi siano lievi differenze tra le basi giuridiche di questi sistemi, in generale esse stabiliscono che le autorità nazionali di protezione dei dati e l’EDPS devono cooperare per garantire un controllo coordinato.

Mi Ricorda Qualcuno tra le commedie romantiche più viste in streaming

La commedia romantica del momento sul web: Mi ricorda qualcuno

Da poco uscito su Amazon Prime Video, “Mi ricorda qualcuno” è una commedia romantica dalla durata di 106 minuti, inserito dal team di StreamingCommunity all’interno della sezione “Le serie del momento”. La regia del film è stata curata da Dave Franco, mentre il cast è composto da Alison Brie, Jay Ellis, Kiersey Clemons, Danny Pudi e Haley Joel Osment. In collaborazione con il blog di Christian Braglia abbiamo scritto l’approfondimento che trovate di seguito, buona lettura!

La trama

La protagonista della commedia è Alison Brie, che presta il volto ad Ally. Quest’ultima ha realizzato un reality show incentrato sulla pasticceria che, però, non ha conservato la sua popolarità e, per questo motivo, ben presto verrà soppresso. Ally decide di spostarsi per un po’ e va  a fare visita alla madre, che abita  a Leavenworth. Un sera, Ally va al pub e incontra Sean, un suo ex fidanzato, che lei stessa aveva lasciato per poter lavorare ai documentari da produrre per Hollywood. Sean è rimasto lo stesso di tanti anni fa. Dopo un primo imbarazzo iniziale, i due escono, si divertono e trascorrono bei momenti insieme. Improvvisamente, Sean blocca il momento magico, perché ha paura di una nuova delusione. Ma, questa volta, Ally potrebbe sorprenderlo. Tuttavia, le cose prendono una piega differente, perché Sean è già impegnato. Il finale riserverà sicuramente molte sorprese.

Le curiosità

Le prime recensioni lette in rete affermano che la commedia rimanda agli spettatori un autentico tocco di autenticità, perché vera nel modo di distribuire i sentimenti, i sorrisi e anche i drammi. In più, Mi ricorda qualcuno richiama i modelli delle commedie classiche, seppur si rivelerà essere un film dinamico, ben scritto, in grado di appassionare gli spettatori. I personaggi appaiono intimi e familiari. Tuttavia, il doppiaggio in italiano sembra non essere in linea con le aspettative, ma la storia di Ally merita, perché mixa la malinconia per il passato, i rimpianti e la voglia di tornare dove tutto è cominciato, con l’obiettivo di capire se ancora si può fare qualcosa.

A proposito di Streaming Community

StreamingCommunity è un piattaforma dedicata allo streaming online gratuito di film e serie TV, già in onda su Sky, Disney+, Netflix e altri noti servizi di streaming. StreamingCommunity è raggiungibile da telefono e PC, senza dover effettuare alcuna registrazione, in qualsiasi momento della giornata e da qualunque posto si desideri. Navigare su StreamingCommunity nuovo sito 2023 è facile e veloce. Dalla home page, è possibile visionare i trailer ed i teaser in anteprima dei film e delle serie TV da guardare. In più, il team di StreamingCommunity mette a disposizione anche la sinossi del contenuto, così da orientare la scelta dell’utente, che selezionerà i contenuti che maggiormente si avvicinano ai suoi gusti e alle sue esigenze. Inoltre, la piattaforma di StreamingCommunity ha un’altra caratteristica, che la differenzia dalle altre piattaforme di streaming online gratuite e senza registrazione. Si tratta di un’area completamente dedicata agli anime, ai drama coreani e ai cartoni animati. Pertanto, StreamingCommunity soddisfa le necessità e i gusti dell’intera famiglia, poiché include contenuti per tutte le età.

Recinzione per il giardino di casa: come si realizza

Per curare di più la sicurezza di casa, è bene è recintare tutto il perimetro poiché anche questa diventa una misura di sicurezza cosiddetta passiva. In pratica, costituisce un ulteriore elemento che eventuali ladri devono oltrepassare per introdursi in casa alla ricerca di  denaro contante e altri valori. Vediamo quindi quali sono le possibilità realizzare oggi una recinzione esterna.

  1. In legno

Chi volesse una recinzione dallo stile più rustico, non deve far altro che utilizzare il legno. È una soluzione sicuramente valida ma occorre ricordare che il legno soffre l’azione determinante degli agenti atmosferici perciò va periodicamente verniciato e impregnato.

  1. Con la rete

Nel momento in cui si desidera realizzare una recinzione esterna in maniera economica, la rete metallica è sicuramente una delle soluzioni più gettonate. Si tratta semplicemente di realizzare dei punti di ancoraggio tramite dei paletti conficcati con basi di cemento nel terreno tra i quali poi verrà stesa la rete metallica.

  1. Vegetale

In realtà, anche le piante e alcuni arbusti possono aiutare a delimitare la zona esterna del giardino realizzando un ostacolo che impedisce il passaggio dei ladri e malintenzionati all’interno della proprietà, dando un tocco di verde che non fa mai male dal punto di vista estetico. Esistono davvero moltissime alternative come, ad esempio, i tigli, i cipressi, il pungitopo, l’edera e il gelsomino sebbene questi ultimi due siano dei rampicanti e abbiano bisogno di strutture di sostegno.

  1. In metallo

Nel momento in cui si va alla ricerca di una soluzione davvero valida per realizzare una recinzione dall’altro grado di sicurezza, quella realizzata in metallo risulta sicuramente essere la migliore in assoluto. Solitamente, prevede anche la realizzazione di un muretto in cemento ed elementi acuminati nella parte più alta proprio per rendere ancora più difficile oltrepassare la recinzione. Viene altresì installato un cancello con una serratura tra le più sicure in circolazione grazie all’esperienza maturata nel campo da un valido fabbro.

Se desideri avere ulteriori approfondimenti, vai su www.prontointerventofabbro.roma.it

Appassionati di Natale? Ecco come illuminare casa

Proprio vero che il tempo corre rapidamente. Troppo, rapidamente. Sembra che solo ieri sia iniziata l’estate, con le sue giornate lunghe e assolate, che in un battito di ciglia ci ritroviamo già in autunno, con le foglie ingiallite e l’aroma delle caldarroste nell’aria.

Beh, perché allora non proiettarci ancora più in là fino ad arrivare al periodo più magico dell’anno, ovvero il Natale?

Un mese aspettato soprattutto dai bambini, quello di dicembre, che vede le case addobbarsi a festa, con decorazioni vivaci e luci coloratissime.

Ecco, a questo riguardo: hai già pensato a come illuminare la tua abitazione, quest’anno?

È vero che manca ancora un po’, però per organizzare tutto al meglio bisogna partire in anticipo, cominciando anche a consultare siti di vendita online materiale elettrico.

Se questa è la tua intenzione, sei capitato nel posto giusto. In questo articolo parleremo infatti delle luci natalizie, da applicare sia all’interno sia all’esterno di casa.

Luci natalizie – dove acquistarle e tipologie

Attualmente esistono tantissimi tipi di luci natalizie, e basterà cercare un ecommerce specializzato in articoli del genere per trovare quelle che più si adattano alle tue esigenze. Anche perché i prodotti sul prodotti sul web sono disponibili tutto l’anno, ma fuori stagione è più facile trovare sconti e offerte interessanti.

Non tutte le luci natalizie però sono uguali, e per approdare ad ottimi risultati devi scegliere le luci giuste, valutando come prima cosa il luogo in cui vuoi posizionarle.

Vediamo qui di seguito le due grandi categorie di luci natalizie che puoi trovare sul mercato.

Luci da interno

Le luci da interno hanno moltissime gradazioni luminose diverse, e possono essere applicate sull’albero di Natale oppure in giro per le stanze. Presentano un filo di alimentazione sottile, perfetto per essere nascosto, in modo da non risultare di disturbo per la vista né rappresentare un pericolo per bambini e animali domestici.
Le luci natalizie da interno sono ad esempio ghirlande o tende luminose, proiettori a LED, o più in generale  addobbi natalizi contenenti una piccola lampadina.

Luci da esterno
Le luci da esterno sono progettate appositamente per resistere all’umidità notturna, alle basse temperature e agli eventi atmosferici, il che le rende in grado di essere collocate senza subire alcun danno sugli alberi, in giardino oppure sulla facciata stessa della casa.
Anche in questo caso ne esistono numerose tipologie, dalle ghirlande, ai tubi alle tende luminose.

Che cosa valutare quando acquisti le luci di Natale

Indipendentemente da quale sia la tua scelta nell’ambito delle luci natalizie, assicurati sempre che tutti i prodotti che intendi acquistare siano certificati CE, che rispettino le norme di sicurezza vigenti nel nostro paese, e, in caso di luci da esterno, che possiedano il Grado di Protezione IP adatto (un valore che definisce quanto il prodotto in questione sia immune agli effetti degli agenti atmosferici).

Un altro consiglio importante: non dimenticarti mai di controllare tu stesso le tue luci prima dell’uso. In questo modo potrai evitare il rischio di incorrere in pericolosi incidenti, come ad esempio cortocircuiti potenzialmente molto dannosi per te stesso e per la tua abitazione.

Consulente finanziario: che cosa fa e quando contattarlo

Investitori alle prime armi o incapaci di gestire le proprie finanze in modo adeguato, ma anche soggetti con grandi capitali a disposizione, possono rivolgersi a un consulente finanziario per ricevere consigli non solo relativi al mondo degli investimenti, ma anche alla gestione finanziaria personale.

In un’epoca come quella che stiamo attraversando, segnata da un aumento crescente dell’inflazione e dalla stagnazione dell’economica del Paese, cause della stagflazione di cui sentiamo sempre più spesso parlare e che ci minaccia da vicino, capire come proteggere i propri risparmi da eventuali tracolli e come gestirli al meglio in vista di un domani sempre più incerto diventa di vitale importanza.

Da soli, se non si dispone di conoscenze tecniche specifiche e ci si trova ad affrontare una situazione complessa, è impossibile stabilire una strategia mirata ed efficace, e il rischio di commettere errori grossolani è dietro l’angolo; è in questo contesto che entra in gioco il consulente finanziario, figura professionale che potrà aiutarci nell’analisi della nostra situazione finanziaria, nella definizione di una strategia e nel mantenimento dei nostri propositi tramite un attento e costante monitoraggio.

Chi è il consulente finanziario

Il consulente finanziario è un soggetto iscritto all’Albo dell’OCF, l’Organismo dei Consulenti Finanziari, che dispone di competenze e conoscenze tali da permettergli di fornire assistenza finanziaria a risparmiatori e investitori che desiderano migliorare la propria stabilità finanziaria o raggiungere determinati obiettivi.

Per iscriversi all’Albo, il soggetto deve superare un esame che ne dimostri le conoscenze tecniche; inoltre deve dimostrare di non aver subito condanne, fallimenti, detenzioni o altro. L’organismo titolare dell’albo professionale stabilisce alcune regole che consentono ai professionisti o alle società di mantenere l’iscrizione.

A questo albo possono iscriversi sia soggetti fisici sia giuridici; i primi possono essere o Consulenti Finanziari Indipendenti o Promotori Finanziario, mentre i secondi sono le Società che offrono consulenze finanziarie e che sono composte esclusivamente da Consulenti autonomi.

Consulente finanziario indipendente e promotore finanziario: sono la stessa cosa?

Entrambi iscritti all’Albo dell’OFC, Consulente e Promotore svolgono in realtà lavori differenti.

Il promotore finanziario può essere considerato a tutti gli effetti un agente che opera per conto di un istituto finanziario, sia esso una banca, una società assicurativa o altro. In qualità di agente, propone ai clienti i prodotti della società che lo ingaggia e retribuisce.

Il consulente finanziario autonomo è invece un libero professionista che svolge attività di consulenza finanziaria partendo dalle specifiche esigenze del cliente anziché dai prodotti; la libertà di cui dispone gli consente di proporre soluzioni di risparmio, finanziamento e investimento di qualsiasi tipo, prendendo sempre in considerazione le possibilità finanziarie e gli obiettivi della persona che gli si rivolge.

Entrambi i soggetti offrono servizi utili in determinati ambiti e per raggiungere specifiche finalità; chi desidera conoscere meglio i prodotti di una specifica agenzia, può rivolgersi ai servizi del promotore, solitamente gratuiti per il cliente, mentre chi cerca una consulenza mirata, potrà optare per un consulente individuale o per una Società di Consulenza Finanziaria.

Di cosa si occupa il consulente finanziario autonomo

Il consulente finanziario propriamente detto aiuta il cliente ad analizzare il proprio budget e a farsi un quadro completo del proprio profilo finanziario; fatto questo, può fornire consigli utili per quanto riguarda la creazione di una strategia efficace che comprenda azioni di risparmio, finanziamento e investimento.

Il consulente non funge da intermediario o gestore del portafoglio del cliente, ma si limita a indirizzarne le scelte e a valutare il rendimento nel tempo; per investire, il cliente dovrà rivolgersi a un intermediario finanziario.

Quando rivolgersi al consulente finanziario

Tutti i risparmiatori e gli investitori possono trarre vantaggio dalla consulenza finanziaria di un professionista, sia chi dispone di un piccolo capitale e vuole imparare a gestire meglio le finanze, trovando magari un modo per incrementare le entrate, sia chi ha capitali notevoli e cerca qualcuno che lo aiuti nella gestione di investimenti complessi.

Il consulente permette inoltre a chi si avvicina per la prima volta al mondo degli investimenti di individuare asset e strumenti adatti a lui, che presentino un livello di rischio accettabile per il suo profilo finanziario.

Come usare il palato nel canto

Capire come muovere il palato molle nel canto e come gestire quel movimento con la lingua è fondamentale per migliorare la qualità della voce.

Il palato molle è situato nella parte posteriore del palato. Si trova dietro il palato duro, che è la parte ossea del palato. Svolge un ruolo cruciale non solo nel canto, ma anche nelle azioni più semplici come mangiare, bere e respirare. Infatti, il palato impedisce al cibo e altre sostanze di entrare nelle vie nasali durante la deglutizione oltre ad essere fondamentale per produrre determinati suoni.

Vediamo come usare il palato nel canto e come allenarlo.

L’importanza del palato molle nel canto

Il palato molle nel canto è importante per rendere la voce chiara. Infatti, sollevare il palato mentre si canta rende il suono meno nasale.

Il palato basso, infatti, può essere un ostacolo nel canto perché la risonanza della voce, invece di andare direttamente nella cavità orale va a finire anche nella cavità nasale. A certi livelli, anche un palato piccolo, facilmente risolvibile con un espansore palatale, può rappresentare un ostacolo.

Un palato sollevato nel canto consente alla voce di risuonare correttamente attraverso la cavità orale, ottenendo proiezione e potenza dall’acustica. La nasalità si verifica più facilmente quando si canta una vocale, semplicemente pizzicando delicatamente le narici per chiuderle.

Un buon allenamento del palato migliora anche le armoniche e la qualità del suono.

Per sapere come sollevare il palato molle per fare la differenza nel tono della tua voce, devi capire il ruolo del palato molle nelle rappresentazioni canore.

Quando il palato non si solleva, la sensazione che si prova è quella di avere il suono che “rimane dentro” e ha difficoltà ad uscire.

Questo è dovuto al fatto che con la nasalizzazione aggiunge al suono frequenze di antirisonanza. La principale conseguenza è la riduzione dell’intensità delle armoniche del suono emesso.

Al contrario, un palato ben sollevato permette al suono di risuonare nella cavità orale, senza difettare in proiezione e potenza,

Come allenare il palato molle

Il palato molle si solleva con lo sbadiglio o con un’inspirazione profonda a bocca aperta. I cantanti impiegano molto tempo ad allenarlo. Infatti, il suo controllo diventa una delle abilità di base dei cantanti.

Uno degli esercizi più semplici per allenare il palato molle non richiede una particolare esperienza. Prima di tutto bisogna piazzarsi di fronte ad uno specchio per fare attenzione a tutti i movimenti eseguiti. Con una torcia, poi, si può fare maggiore attenzione ai movimenti individuando il palato molle.

L’esercizio consiste in piccoli movimenti con la lingua e il movimento del palato verso l’alto per rilasciarlo poco dopo.

Questo semplice esercizio di sollevare il palato molle e rilasciarlo si può ripetere per quattro conteggi, quindi mantieni alto il palato muovendo la lingua su e giù.

Vi sono poi altri metodi per allenare il palato come, ad esempio, l’annusare una rosa e inspirare con sorpresa. In questi casi si tratta di un riflesso automatico del corpo, ma non è uno sforzo consapevole.

Altri esercizi utili per allenare il palato molle è il cosiddetto “esercizio della rana”. Infatti emettendo il suono della rana (gra con r emessa alla francese) si solleverà il palato, emettendo una vibrazione del palato molle.

Si tratta di un esercizio che dona una sensazione di rilassatezza ai muscoli, ma è importante assicurarsi che non sia la lingua a vibrare ma il palato. Per questo esercizio si può emettere questo suono per circa 2 o 3 minuti, finché il suono non avrà assunto una certa “aggressività” e chiarezza.

Un altro esercizio molto utile è quello di emettere il suono della A da emettere con il muscolo che utilizziamo durante il pianto, fino a raggiungere note più alte.

Sport podcast su Tindaro Web di Pietro Mollica

Tindaro Web, l’applicazione del giovane sviluppatore italiano Pietro Mollica, sta facendo parlare molto di sé. Dopo essere divenuta, per via di una speciale classifica dedicata alle applicazioni per il mondo dello sport, l’applicazione del mese in Germania, alcuni blog italiani hanno intervistato l’autore Pietro Mollica, per scoprire la storia di successo che c’è dietro Tindaro web. Pietro Mollica adesso è contattato da numerose community di sviluppatori e sta presentando in prima persona le funzionalità dell’applicazione. E pensare che tutto era nato dalla “rottamazione” di un database di un software di gestione dei dati. Oggi, giunta alla versione 4.1.1, Tindaro Web offre una funzionalità in più: il podcast degli utenti iscritti alla community. “Nulla di nuovo – ha dichiarato lo stesso Pietro Mollica – visto che, con un widget di collegamento ai podcast di Google, abbiamo pubblicato dei podcast personalizzati che i nostri programmatori hanno potuto sviluppare attraverso l’interfaccia API di Google stessa.” Quella del podcast è una novità importante per Tindaro Web di Pietro Mollica, viste anche le crescenti richieste da parte degli utenti del web.

Perché è importante fare podcast

I podcast sono una delle ultime fissazioni di… tutti! Li vediamo nei film, nelle serie, citati dalle riviste patinate, e anche aprendo TikTok siamo invasi dai video podcast di freelancer o professionisti vari. Il tuo giornalista di fiducia, il tuo creator preferito, la tua azienda, oramai tutti producono podcast o almeno ascoltano podcast. Da oggi, come visto, c’è anche Tindaro Web di Mollica Pietro nella lista dei podcast gratis disponibili.

Perché a così tante persone piacciono i podcast?

Uno dei motivi per cui i podcast hanno avuto un aumento di popolarità è la natura on-demand del mezzo. Sì, proprio così. Al giorno d’oggi, le persone si stanno abituando di più a godersi “quello che vogliono, quando vogliono”, che si tratti di programmi TV, film, musica, notizie, ecc. Non hanno più bisogno di ascoltare le discussioni alla radio che non gli interessano davvero, preferiscono scegliere qualcosa di preciso da ascoltare. I podcast sono generalmente più economici e più facili da produrre rispetto, diciamo, ai video. Non è neppure necessario metterci la faccia. Per questo i più timidi e meno “videogenici” si sentiranno più a loro agio. Questo è un fattore che contribuisce a spiegare perché la produzione di podcast è così alta.

Cosa serve per produrre podcast? Hai solo bisogno di un microfono, un computer, per i più precisi di un software editoriale e una piattaforma ospitante dove pubblicarli. Non sembra più così semplice vero? Ma se lo confrontiamo con la seccatura che spesso comporta il video (essere ben vestiti e truccati oltre che illuminati, girare e montare…) il podcasting può essere un’opzione molto più semplice – ed economica – per dare vita alle tue idee.

Un altro fattore da non sottovalutare è la personalità. Ci sono molti podcast là fuori, e si riferiscono a un’enorme varietà di tematiche. Al buon creato che vuole fare podcasting basta trovare la sua nicchia. Al buon ascoltare basta cercare bene, c’è davvero qualcosa per tutti i gusti. Poniamo l’esempio che tu stia cercando dei contenuti informativi, digiti l’hashtag sui social o fai una ricerca su google e trovi il podcast che fa per te. Il gioco è fatto. Le persone ricorrono ai podcast non solo per approfondire temi pesanti come farmacia e storia ma anche per scoprire aneddoti divertenti, artistici. Hai in mente qualcos’altro, calcio, gossip, creatività? Probabilmente troverai qualcosa che ti piace nel magico mondo dei podcast in meno di un minuto.

Uno dei motivi per cui i podcast sono così popolari è proprio il formato studiato per adattarsi alle nostre vite frenetiche, ricorda Pietro Mollica. Hai qualche argomento che ti interessa? Troverai un podcast ad esso dedicato. Hai solo quindici minuti a disposizione? Troverai un podcast che puoi ascoltare in quel lasso di tempo. Preferisci le storie? Ci sono podcast scritti per amanti dello story-telling. Preferisci le notizie? Vai sulla pagina della tua testata di riferimento. Ami la saggistica? Lo Sport? La Scienza? La Politica? Troverai un podcast adatto anche in questo caso. Per lo sport, ovviamente, sceglierai Tindaro Web di Pietro Mollica.

Alla fine, quindi, i podcast sono davvero il futuro della comunicazione? La novità è così importante per Tindaro Web di Pietro Mollica?

Secondo la prestigiosa testata inglese Forbes sì. Ciò dipende dal progresso della tecnologia e il nostro dipendere sempre di più da essa; basti pensare all’uso che facciano dello smartphone, degli smartwatch e dei dispositivi di riconoscimento vocale (Google Home, Amazon Echo,…). Il motivo dietro questa tendenza è semplice: questi contribuiranno a rendere ancora più facile l’accesso ai podcast, aumentandone ulteriormente la popolarità.

 

 

 

Alla ricerca di nuovi agenti di commercio? Un aiuto fondamentale viene dagli strumenti online

Per anni ampliare la propria rete di vendita e farlo attraverso agenti di commercio e venditori professionisti ha voluto dire soprattutto conoscere alla perfezione le dinamiche del proprio settore, fare attenzione a come si stessero muovendo i propri competitor e, quando possibile, attrarre i loro migliori talenti commerciali con proposte più allettanti e più remunerative, in un processo per trovare nuovi venditori piuttosto analogico. Oggi neanche la ricerca agente di commercio può fare a meno degli strumenti digitali e qui di seguito proveremo a capire perché e quali si rivelano più funzionali.

Come usare la Rete per trovare nuovi agenti di commercio

Usare la Rete e i suoi strumenti per cercare agenti di commercio o venditori professionisti da inserire nel proprio team è una forma di quel social recruiting che sempre più aziende praticano con soddisfazione quando sono alla ricerca dei migliori talenti o dei professionisti più affini per visione, filosofia, etica del lavoro alla propria cultura aziendale. Il pubblico che si riesce a raggiungere con una vacancy pubblicata online è infatti potenzialmente sconfinato, e un ruolo di fondamentale importanza lo gioca in questo senso il passaparola tra utenti, e da un punto di vista delle risorse umane ciò significa più opportunità di trovare il match perfetto in poco tempo. La velocità è, non a caso, la caratteristica con cui gli strumenti digitali hanno conquistato il mondo delle HR. Online si possono bypassare intere fasi del processo di selezione e rendere più fluide quelle imprescindibili: basti pensare a come incrociare le informazioni condivise dai candidati sui diversi social network possa servire nell’ottica di una verifica della veridicità del curriculum che altrimenti richiederebbe tempo e (soprattutto) risorse o a come grazie alle call si possono organizzare colloqui conoscitivi anche con candidati che si trovano lontani dalla propria sede e che altrimenti rischierebbero di essere esclusi a priori. Sono anche pratici, insomma, gli strumenti per la ricerca di agenti commerciali online e possono contribuire a rendere la stessa più trasparente con una serie di informazioni (riguardo al profilo retributivo o all’inquadramento offerto al venditore, eccetera) e di output (sull’esito delle diverse fasi di selezione) sempre disponibili e a tutti.

Per sfruttare ciascuno di questi vantaggi serve saper selezionare gli strumenti migliori: per chi intende trovare agenti di vendita sono senza dubbio portali come AgentScout.it che hanno come core business quello di incrociare domanda e offerta di commerciali. Per facilità li si può immaginare, infatti, come grandi database di profili verificati di venditori: sono costantemente aggiornati e, soprattutto, sono navigabili utilizzando diversi filtri come anni e settori di esperienza del singolo venditore, portfolio clienti, obiettivi raggiunti, skill tecniche o altre caratteristiche del venditore come la padronanza di una o più lingue straniere o le abilità informatiche. Le aziende che usano questi servizi possono pubblicare annunci di lavoro e vacancy al loro interno perché i professionisti delle vendite, a propria volta, si candidino a quelli a cui sono più interessati. Le prime possono, ancora, selezionare tra i vari candidati una shortlist di idonei ed eventualmente contattarli privatamente per maggiori informazioni o, ed è questo che rende alcuni portali per la ricerca di venditori più competitivi di altri, organizzare all’interno della stessa piattaforma e tramite dei consulenti dedicati dei colloqui conoscitivi prima di procedere col resto dell’iter di selezione.

Ricerca di agenti di commercio: come gestirla al meglio

Sei alla ricerca di agenti di commercio esperti per incrementare il tuo fatturato e migliorare il tuo lavoro? Vuoi ampliare il tuo team di venditori e renderlo più efficiente? Qualunque sia la tua attività, tieni presente che le vendite rappresentano la parte più importante: qualsiasi azienda che, pur essendo organizzata alla perfezione, non presta sufficiente attenzione alle vendite, purtroppo è destinata a fallire, o comunque a non raggiungere una posizione eccellente.

Infatti, una squadra di venditori professionisti, capaci e qualificati è alla base del successo di qualsiasi attività imprenditoriale. La presenza di un agente commerciale esperto, o di un team di venditori, è quindi da considerarsi indispensabile anche per una piccola azienda o per un’attività commerciale di dimensioni ridotte.

Come si costruisce una squadra di agenti di commercio

Per creare una rete vendita efficace e professionale, è necessario, prima di tutto, selezionare i soggetti adatti. Ciò significa che gli agenti di commercio ideali non devono solo essere capaci di fare il proprio lavoro, ma devono anche essere in sintonia con quelle che sono le esigenze dell’azienda per cui lavorano.

Affidarsi ad un’agenzia di scouting, selezione e ricerca di agenti di commercio è quindi la soluzione ideale per trovare le persone adatte e costruire la propria squadra di venditori con efficacia, evitando al contempo la perdita di tempo che una selezione di personale specializzato richiede.

AgentScout è un’agenzia specializzata specificamente nella ricerca di venditori e agenti di commercio, il cui ruolo è quello non solo di trovare venditori esperti, ma anche di avere la certezza che siano le persone adatte al proprio settore operativo. Il compito dell’agenzia è infatti, prima di tutto, quello di comprendere l’identità e i valori dell’azienda cliente e di capire quale sia il target di vendita. Solo in questo modo è possibile selezionare le persone più adatte per il lavoro di vendita e promozione dei prodotti, e di conseguenza anche della diffusione di un brand.

Selezionare gli agenti di commercio adatti per la propria azienda

Come abbiamo visto, la selezione degli agenti di vendita ideali non è così facile, al contrario, è necessario prestare la massima attenzione nella scelta delle persone adatte, che sappiano come proporre al mercato un certo tipo di prodotto o servizio.

Rivolgersi all’agenzia di scouting significa avere a disposizione un consulente dedicato, che provvederà a tutte le fasi della ricerca e della selezione degli agenti, proponendo una lista di nominativi idonei, fissando gli appuntamenti ed eventualmente prendendo parte personalmente ai colloqui.

Questo servizio permette all’azienda di risparmiare tempo e di avere a disposizione una serie di candidati selezionati in riferimento a quelle che sono le specifiche esigenze, il target di clienti e il settore di attività.

Il servizio può essere ulteriormente personalizzato con l’aggiunta di altre opzioni, dalla progettazione di una campagna di social marketing alla possibilità di gestire gli appuntamenti tramite videochiamata. Le aziende clienti possono usufruire sia di un database di nominativi preselezionati, sia dei candidati che il consulente ha individuato seguendo le disposizioni e indicazioni ricevute.

Follower Instagram gratis, come si possono ottenere su compra social

Instagram è uno dei principali social network oggi. È cresciuto molto negli ultimi anni arrivando a scavalcare le prime posizioni della classifica dei social più utilizzati che prima erano occupate da Youtube, Facebook, Twitter. È un social che si potrebbe definire come fotografico poiché consente di condividere fotografie e brevi video. A differenza di Facebook, Instagram consente una sola e unica reazione rapida al contenuto, cioè un cuoricino che si invia con due tocchi. Ovviamente, c’è anche la possibilità di inviare commenti.

A tanti capita di avere un profilo personale su Instagram, oppure anche aziendale, senza però riuscire a crescere. Difatti, spopolare su questo che è oggi il social più usato non è facile. Se anche tu ti trovi in questa situazione, forse hai pensato di avere sbagliato qualcosa, di non fare nel modo giusto. Allora ti sei messo su internet a cercare come avere follower Instagram gratis e finalmente sei capitato nel posto giusto scoprendo i servizi di Compra Social.

Ci sono diversi modi e accorgimenti che puoi usare per diventare la prossima Chiara Ferragni o Fedez. A tua disposizione esistono diversi strumenti utili da usare per crescere velocemente sul web e raggiungere tutti i tuoi obiettivi. Se sei a caccia di nuovi follower per il tuo profilo Instagram, non devi far altro che dedicare un po’ di tempo per apprendere nuove pratiche.

Ovviamente, niente è immediato e non puoi pensare di diventare un influencer domani mattina ma occorre costanza e un po’ di pazienza. La cura nel tuo profilo Instagram viene ripagata con un alto numero di follower. Solo nel momento in cui hai tanti seguaci, ottieni un profilo al top con tanti commenti, view, lead, tweet, reazioni, like.

Questo famoso social fotografico è diventato la piattaforma di lancio per tantissimi vip che oggi si vedono anche sui canali pubblicitari tradizionali, come televisione e giornale. Basti pensare ai simpatici ragazzi di Casa Surace; nati sui social come Youtube e Instagram grazie al loro seguito oggi sono stati scelti come testimonial per delle campagne pubblicitarie da un brand davvero molto noto e conosciuto.

E che dire poi della bella storia di Khaby Lame? Il giovane piemontese disoccupato è diventato il tiktoker più famoso del mondo grazie a una formula divertente. Lui non dice nemmeno una parola ma fa un semplice gesto con le mani come per dire “et voilà”. È un sorta di reaction che ha sviluppato chiuso in casa preso dalla noia ed oggi è anche lui il volto di moltissime campagne pubblicitarie di famosissimi brand.

Insomma, queste sono dimostrazioni di quanto sia fondamentale oggi raggiungere lo scopo, cioè avere maggiori follower su Instagram in primis o altri social. Fare un giusto uso di tecniche, pratiche e consigli vari consente di crescere su Instagram. L’argomento è molto sentito e tanti sono alla ricerca di sistemi validi e duraturi per riuscire nel loro intento.